Shakespeare: il banco delle emozioni
OBIETTIVO e CONTENUTI
Commedia o tragedia? Essere o non essere? Cosa ci può dire Puck nella notte di mezz’estate? Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? E la profezia delle streghe fermerà Macbeth?
Queste e altre domande saranno uno stimolo rivolto ai ragazzi e alle ragazze attraverso la letteratura e i linguaggi teatrali, per assecondare un approccio insolito alle emozioni e per facilitarne la riappropriazione dopo i recenti periodi di isolamento.
Perché Shakespeare?
Non siamo certo i primi a riconoscere quanto l’opera del Bardo sia fortemente capace di attraversare l’intero universo emotivo dell’essere umano, ciò che noi ci poniamo come obiettivo è quello di far scoprire ai ragazzi e alle ragazze che, in quelle storie così apparentemente lontane, possono riconoscersi e ritrovare i propri sentimenti e le proprie emozioni.
Perché il teatro?
Perché il linguaggio e le tecniche teatrali forniscono la possibilità di identificarsi nei personaggi e attraverso essi, esprimere se-stessi.
Riteniamo importante fornire ai ragazzi e alle ragazze un mezzo per prendere confidenza con il loro mondo interiore, per riconoscerlo e con esso giocare. E così il teatro e Shakespeare potranno non apparire più così tanto estranei rispetto alla loro contemporanea quotidianità ma, attraverso questo percorso, rivelarsi come inaspettati universi comuni, a cui potranno scoprire di appartenere.
Attraverso la messa in scena di frammenti di alcune opere di Shakespeare condurremo un’indagine all’interno del mondo emotivo dei ragazzi e delle ragazze, che diverranno protagonisti del gioco teatrale.
- DURATA DEL PROGETTO
- Il laboratorio è strutturato in n° 5 incontri da 1 ora e 30 minuti ciascuno.
- A CHI È RIVOLTO IL PROGETTO
- Il laboratorio è destinato alla Scuola Primaria (Classi IV e V) e SECONDARIA I (Classe I)